Il tavolo MAREA nasce principalmente dall’idea del Riuso, pensiero nobile che “salva” un materiale o un prodotto non più utile dalla dismissione e quindi dal diventare un rifiuto e gli permette di iniziare una nuova vita.

E’ un vero e proprio “Rinascimento”.

 

Così. le Bricole, roveri nazionali provenienti dal Cadore bellunese, dopo 15-20 anni di servizio nella laguna di Venezia, là come sentinelle a segnare le idrovie per le imbarcazioni, evitato di essere utilizzati per lavori minori, tornano a essere legno vivente, pulsante, che desidera nuove esperienze, nuove sfide, che cerca nuove Bellezze.

 

Un nuovo orizzonte dell’eco-design:l’Etica del costruire.

Etica significa un legame profondo con la terra d’appartenenza, significa confrontarsi con la propria Storia, è radicamento al luogo di vita.

E’ uso di materiali locali, che si conoscono e conoscono tutto, clima, tradizioni.

 

E’ il confronto tra Storia e Modernità, tra antica bellezza e forme attuali.

 

Legno che odora di sano, la parte affiorata, sopra le acque lagunari. Ecco i sostegni, con qualche fessura che porta vita.

Il bordo perimetrale è legno corroso dalla salsedine, da minuscole vite sott’acqua.

E’ imprecisione, rientri, sporgenze, nulla di regolare. Sa ancora di sale, negli anfratti di chiaroscuro dove la luce gioca a mostrarsi o a nascondersi nelle piccole ombre.

 

Sopra, il cristallo è l’acqua nella quale si scorgono, velati, i legni forti che sanno resistere.

 

E’ uno sguardo sul nostro mare veneziano.